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mercoledì 1 aprile 2015

San Vito lo Capo: ecco, qui ci si potrebbe davvero fermare...

Dopo aver lasciato il nostro Alex, raggiungiamo San Vito lo Capo.
Il paesino non lo si può proprio definire bello, ma che posto della madonna...
La spiaggia è stupenda e il mare è meraviglioso anche al porto.
L'impressione che abbiamo avuto, subito, è che, nonostante sia un posto un po' isolato, con probabilmente un inverno che potrebbe essere anche deprimente, questo è un posto dove si potrebbe davvero vivere per un po'.
 Abbiamo incontrato persone meravigliose, che subito ci hanno fatto sentire a casa. Certo, siamo stati là solo una settimana, che non è proprio un periodo di prova molto significativo, ma la sensazione è stata quella.

Parcheggiamo il camper vicino ad altri appena sopra il porto dei pescatori, dove spianeremo una mega griglia per fare il pesce: ecco, magari la qualità non è proprio eccelsa ...
(il piccolo barbecue diventa un unico blocco di ruggine dopo la prima grigliata...), ma il suo lavoro lo fa.

Ci innamoriamo di un baretto piuttosto brutto, ma frequentato da diverse persone davvero piacevoli, molto semplici, ma che hanno avuto vite piuttosto avventurose. Inoltre a questo baretto vediamo la prima gara di Moto GP, che vede trionfare il vecchietto Vale Rossi! (In questo baretto Ermes mangia il suo primo Pane Cunzato e se ne innamora!)




Conosciamo Alfonso, proprietario di un albergo
(Hotel Alta Marea) sempre pronto a darti consigli, fra l'altro assolutamente disinteressati, visto che dormiamo in camper. Franco, proprietario di una barca di pesca turismo, che essendo proprietario di due cani (razza Cirneco dell'Etna) ovviamente trova subito molti argomenti con Abeona.
Ovviamente non si può davvero non visitare la riserva dello Zingaro. Già la strada per raggiungerla è bellissima e disseminata di case e B&B davvero incantevoli. La storia di questa riserva è un bell'esempio di quello che la volontà comune può fare, contro l'ottusità delle istituzioni: tra San Vito lo Capo e Scopello sarebbe dovuta nascere una strada statale, ma grazie soprattutto ad una marcia che coinvolse circa 3000 persone avvenuta il 18 maggio del 1980, tale strada non venne mai creata e poco dopo venne istituita la riserva naturale dello Zingaro,

Il sentiero principale, che costeggia il mare, è di 7 km, quindi per effettuare l'intero percorso bisogna avere voglia di fare una camminata di una quindicina di chilometri, ma ne vale davvero la pena: all'interno si trovano spiagge davvero meravigliose, curate in maniera impeccabile.







Un'altra passeggiata degna di nota e, un po' come al monte Cofano, totalmente in solitaria, è quella che porta al monte Monaco, dal quale si ha una meravigliosa vista di San Vito.




















Un'altra spinta nel rimanere verrebbe da un diving -Sea Diver-che propone un posto di lavoro ad Abeona... Ma si decide di andare e non senza molti rimpianti, ripromettendoci di ritornare al festival internazionale di cous cous di settembre... Direi che non si può mancare, no??



Grazie Mille ai ragazzi del Sea Diver che mi regalano un pezzetto di acciaio con cui riesco a fare questi...





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