Arriviamo a Cefalù e, come spesso ci è
capitato, posizioniamo il camper al porto dei pescatori, con la
compagnia di altri camper che cambiano ogni giorno.
Il luogo, fra l'altro, ci permette di
adoperare per le bene la griglia comprata a San Vito e, ad Abeona, di
cominciare finalmente la sua produzione di orecchini.
Cefalù non è male, ha un bel
lungomare in mezzo agli scogli (in effetti quando l'abbiamo visitata
noi la puzza di marcio non era proprio piacevole...) e un bel centro,
dove svetta lo stupendo duomo.
E' un bel posto, con case della madonna
nei dintorni, ma ancora una volta è il connubio mare/monti che
spiazza. Pochi chilometri fuori Cefalù, infatti inizia il Parco
Naturale delle Madonie, che non bisogna davvero tralasciare.
In sella del nostro fido Neos, ho
deciso, una mattina di buon mattino, di fare il giro di queste
stupende montagne (qui davvero, stiamo parlando di monti, nei quali
ho trovato anche parti innevate), accumulando alla fine della
giornata circa 200 km e un gran male al culo...
Il primo paese interessante che ho
incontrato è Castelbuono, interessante non tanto per i monumenti, ma
per il fatto che qui viene prodotto il panettone che è stato
giudicato il più buono di Italia (in Sicilia...). E cazzo se lo è!
Al centro del paese, la pasticceria Fiasconaro organizza tutti i
giorni degustazioni dei loro prodotti: panettoni, appunto, ma anche
creme spalmabili eccezionali (soprattutto quelle alla manna e al
pistacchio...). Dopo avere raggiunto Piano Battaglia a 1600 metri,
dal quale partono diversono impianti di risalita per quello che è un
importante stazione sciistica, vado a mangiare in un'ottima trattoria
(da Salvatore) a Petralia Soprana.
E via, verso altra montagne degne delle
dolomiti, fino a tornare, alla sera, stanco , ma decisamente
soddisfatto nuovamente al mare, pronto per mangiare degli ottimi
spaghetti al nero di seppia, che ormai Abeona cucina con grande
padronanza....
Nero di Seppia |
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